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Emma Prestia, Traduzioni italiane dei refranes del Don Chisciotte
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1. Paréceme que no hay refrán que no sea verdadero, porque todos son sentencias sacadas de la mesma experiencia, madre de las ciencias todas, especialmente aquel que dice: «Donde una puerta se cierra, otra se abre»
QI, cap. XXI
It. FRANCIOSINI: Mi par che non ci sia proverbio, che non sia vero, perché son tutte sentenzie, cavate dall’esperienzia, madre di tutte le scienzie, massimamente quello che dice. Dov’una porta si serra, un’altra se n’apre (p. 206).
It. GAMBA: Credo che non diasi proverbio che non sia vero, perché tutti contengono sentenze tratte dalla sperienza, madre di tutto il sapere. Verissimo è poi quello che dice: dove una porta si serra, un’altra se ne apre (p. 186).
It. GIANNINI: Mi pare che non ci sia proverbio che non dica il vero, giacché son tutte sentenze ricavate appunto dalla esperienza, madre d’ogni scienza; specialmente quello che dice: «Dove si chiude una porta, un’altra se n’apre» (p. 183).
It. CARLESI: Credo che non ci sia proverbio che non contenga una verità, perché tutti quanti non sono che sentenze attinte direttamente all’esperienza madre d’ogni sapere; e specialmente quello che dice: «Quando una porta si serra, un’altra se n’apre» (p. 189).
It. MARONE: Mi sembra non esista proverbio che non contenga un grano di vero, perché tutte le sentenze traggono origine dalla stessa esperienza madre delle scienze. E più di tutti mi pare sia vero quello che dice: «Dove una porta si chiude un’altra se ne apre» (p. 300).
It. BODINI: Mi pare che non c’è proverbio che non dica il vero, perché son tutte sentenze ricavate dall’esperienza, madre di tutte le scienze; e in particolar modo quello che dice: «Non si serra mai una porta, che non se ne apra un’altra» (p. 199).
It. FALZONE: Mi sembra che non ci sia proverbio che non risponda alla realtà, perché son tutte sentenze ricavate direttamente dall’esperienza, madre di ogni scienza, specialmente quello che dice: «Dove si chiude una porta se ne apre un’altra» (p. 148).
It. LA GIOIA: Mi pare proprio che non esista proverbio che non sia veritiero, trattandosi di sentenze originate dall’esperienza, madre di tutte le scienze, e specialmente quel proverbio che dice: «Dove si chiude una porta un’altra se ne apre» (p. 159).
It. CANALE: Mi pare che non ci sia proverbio che non risponda a verità, perché si tratta sempre di sentenze tratte dall’esperienza, madre di tutte le scienze; soprattutto quello che dice: «Dove si chiude una porta, se ne apre un’altra» (p. 321).
Le traduzioni sono letterali ma si noti come il termine refrán sia stato tradotto in modo generico da tutti con "proverbio"1. Marone traduce especialmente aquel que dice con la perifrasi "e più di tutti mi pare sia vero quello che dice", diversamente da tutti gli altri che traduco in modo letterale. La lezione adottata da Franciosini, Gamba e Carlesi, "serrare" col significato di chiudere, risulta ormai obsoleta tra i parlanti, ma non è da omettere la sua frequenza nel toscano con il senso di ‘combaciare, chiudere perfettamente’ (GRADIT 2007). Di seguito le varianti italiane adottate per tradurre que no sea verdadero: che non sia vero/veritiero (Franciosini, Gamba, La Gioia); che non contenga un grano di vero (Marone); che non contenga una verità (Carlesi); che non risponda alla realtà (Falzone); che non dica il vero (Giannini, Bodini); che non risponda a verità (Canale). Varianti per madre de las ciencias todas: madre di tutte le scienze/madre delle scienze (Franciosini, Marone, La Gioia, Bodini, Canale); madre di tutto il sapere/madre d’ogni sapere (Gamba, Carlesi); madre di ogni scienza (Falzone, Giannini). La parte iniziale del refrán, no hay refrán que no sea verdadero, è anche presente nel Refranero general español di Sbarbi alla p. 266.
Fuente: Cervantes, Miguel de (1978), El ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha, edizione di Luis Andrés Murillo, Castalia, Madrid, p. 252.
2. Por feas que seamos las mujeres, mí parece que siempre nos da gusto el oír que nos llaman hermosas
QI, cap. XXVIII
It. FRANCIOSINI: Per molto brutte che siamo noi altre donne, pare a me, che sempre ci piaccia l’esser chiamate belle (p. 331).
It. GAMBA: Per quanto noi altre donne manchiamo di bellezza, ci è però sempre di grande compiacenza il sentirci riputate per belle (p. 285).
It. GIANNINI: Per brutte che si possa essere noi donne, sono d’opinione che ci fa sempre piacere il sentirci chiamare belle (p. 284).
It. CARLESI: Noialtre donne, per brutte che siamo, sempre ci piace di sentirci chiamar belle (p. 292).
It. MARONE: Per quanto brutte possiamo essere noi donne, mi pare che sempre ci piacerà sentirci chiamate belle (p. 412).
It. BODINI: Anche se siamo brutte ci fa sempre piacere, a noi donne, che ci chiamino belle (p. 298).
It. FALZONE: Per quanto brutte possiamo essere noi donne, credo che ci faccia sempre piacere sentirci chiamare belle (p. 229).
It. LA GIOIA: [nei suoi biglietti lodava la mia bellezza] e si sa che noi donne amiamo sentircelo dire (p. 243).
It. CANALE: Per quanto brutta sia, mi sembra che a una donna piaccia sempre sentirsi chiamare bella (p. 487).
Le traduzioni risultano tutte riadattate alla grammatica italiana. La Gioia sintetizza il refrán. Franciosini enfatizza l’esser brutte aggiungendo l’avverbio "molto" davanti all’aggettivo (brutte), e al contrario Gamba non traduce feas letteralmente ma attenua con la perifrasi "manchiamo di bellezza. " Bodini sostituisce la preposizione "per" presente a inizio frase con la congiunzione concessiva "anche se", modificando in questo modo l’intera struttura del sintagma ma non il significato di partenza. Carlesi disloca a sinistra l’argomento del discorso (le donne), in modo da metterlo fin da subito in evidenza. Canale opta per una sintesi dell’espressione proverbiale non mantenendo la costruzione in prima persona del testo di partenza e parlando della donna in modo generico al singolare e non al plurale.
Fuente: Cervantes, Miguel de (1978), El ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha, edizione di Luis Andrés Murillo, Castalia, Madrid, p. 350.
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